Qualche consiglio su carte carburante e distributori, per risparmiare tempo e denaro
Era il 2019 quando in Italia si contavano 20.800 distributori di benzina, un primato assoluto nell’Unione Europea. Al secondo posto la Germania, con poco più di 14.400; un numero considerevolmente inferiore, soprattutto considerando i 20 milioni di abitanti in più dello Stato tedesco rispetto allo stivale.
Una cifra che però in Italia è calante, soprattutto per quanto riguarda i distributori convenzionati con le stazioni petrolifere e quelli posseduti direttamente dalle compagnie petrolifere.
C’è un’altra tendenza interessante da notare, dal 2007 al 2019: la crescita del +183,3% degli impianti cosiddetti “indipendenti”, anche noti come “no logo” o “pompe bianche” (fonte dei dati: TrueNumbers).
Quest’ultimo elemento può essere di fondamentale importanza per alcune aziende, soprattutto in fase di scelta della carta carburante. Spesso capita infatti di optare per una carta monomarca, che vincola quindi a fare rifornimento sempre dallo stesso gestore costringendo a code, a tragitti allungati e indirettamente anche a un maggiore dispendio di carburante.
È evidente che per i viaggi più lunghi la possibilità di scegliere il distributore anche tra marche diverse potrebbe impattare notevolmente sul budget aziendale. Non dimentichiamo che una politica di risparmio costante potrebbe essere decisiva in un momento storico in cui ci sono diverse crisi e innalzamenti improvvisi del prezzo del carburante. Si tratta di cifre quasi sempre incisive per il bilancio aziendale, cifre che potrebbero rendere la carta carburante monomarca una scelta obsoleta.
Il prezzo che paghiamo per la benzina si compone di tre fattori principali: le accise, l’IVA e il costo del carburante in sé (comprensivo del costo netto e del margine del venditore).
La variazione di prezzo tra una stazione di benzina e l’altra dipende principalmente dal tipo di contratto stipulato con il fornitore di materia prima.
Veniamo a qualche informazione pratica per chi viaggia e si trova a dover scegliere una stazione per fare rifornimento. Qui sotto riportiamo le marche delle stazioni di rifornimento carburante in Italia, regione per regione.
Presenza di distributori – TOP 5 regionale | |||||
REGIONE | BRAND | ||||
1 | 2 | 3 | 4 | 5 | |
Abruzzo | Indipendente | Api-Ip | Q8 | Esso | Total Erg |
Basilicata | Indipendente | Api-Ip | Agip-Eni | Q8 | Esso |
Calabria | Indipendente | Q8 | Esso | Agip-Eni | Tamoil |
Campania | Indipendente | Q8 | Esso | Api-Ip | Agip-Eni |
Emilia-Romagna | Indipendente | Agip-Eni | Api-Ip | Q8 | Esso |
Friuli Venezia Giulia | Indipendente | Agip-Eni | Api-Ip | Esso | Q8 |
Lazio | Indipendente | Agip-Eni | Api-Ip | Total Erg | Q8 |
Liguria | Indipendente | Agip-Eni | Europam | Api-Ip | Q8 |
Lombardia | Indipendente | Agip-Eni | Q8 | Api-Ip | Esso |
Marche | Indipendente | Api-Ip | Agip-Eni | Esso | Tamoil |
Molise | Indipendente | Api-Ip | Agip-Eni | Esso | Q8 |
Piemonte | Indipendente | Agip-Eni | Api-Ip | Q8 | Tamoil |
Puglia | Indipendente | Agip-Eni | Api-Ip | Q8 | Total Erg |
P. A. Bolzano | Agip-Eni | Indipendente | Q8 | GNP | Esso |
P.A. Trento | Indipendente | Agip-Eni | Esso | Q8 | Api-ip |
Sardegna | Indipendente | Agip-Eni | Q8 | Esso | Api-ip |
Sicilia | Indipendente | Agip-Eni | Esso | Q8 | Api-ip |
Toscana | Indipendente | Agip-Eni | Api-Ip | Q8 | Esso |
Umbria | Indipendente | Api-Ip | Agip-Eni | Total Erg | Esso |
Valle d’Aosta | Indipendente | Agip-Eni | Esso | Europam | Api-ip |
Veneto | Indipendente | Agip-Eni | Esso | Q8 | Tamoil |
Come emerge dalla tabella (ricavata da qui) la predominanza delle cosiddette pompe bianche è schiacciante, trattandosi dell’opzione più diffusa in tutte le regioni italiane fatta eccezione per la provincia autonoma di Bolzano.
Invece il secondo posto di Agip-Eni non mostra una distribuzione uniforme: non lo troviamo nemmeno nei primi 5 posti in Abruzzo, mentre è in quinta posizione in Campania, in quarta in Calabria e in terza in Basilicata, Marche, Molise, Umbria. Ciò significa che, sempre nell’ottica del risparmio sul costo del carburante e sul conteggio chilometrico, avere una carta carburante monomarca Agip-Eni non è la soluzione ottimale, soprattutto per chi si muove nel Centro-Sud Italia.
Un’altra tabella utile può essere quella dei 10 distributori più diffusi, con le relative percentuali medie su scala nazionale.
Presenza distributori – TOP 10 nazionale | |
BRAND | PERCENTUALE |
Indipendente | 23.1% |
Agip-Eni | 18.5% |
Api-Ip | 14.6% |
Q8 | 12.3% |
Esso | 11.2% |
Total Erg | 6.8% |
Tamoil | 6.7% |
Total | 1.8% |
Repsol | 1.2% |
Europam | 0.9% |
È evidente che, anche alla luce di un secondo posto (in media) la carta carburante monomarca di Agip-Eni non coprirebbe che il 18.5% dell’ammontare totale delle pompe di benzina.
Di norma è meglio consegnare ai propri dipendenti o liberi professionisti una carta che consenta di scegliere distributori multi-marca, cosa che consente di risparmiare sul prezzo e sulla distanza da percorrere per fare rifornimento.
Può sembrare una considerazione scontata, ma dipende dal fatto che invece una carta Soldo, disponibile anche (ma non solo) con l’opzione “carburante”, può avere un numero di utilizzi pressoché illimitati. Dagli acquisti di abbonamenti online, ai software aziendali, alle spese nella stragrande maggioranza degli esercizi commerciali, Soldo è parte del circuito Mastercard, quindi viene accettata sostanzialmente ovunque.
All’elenco dei problemi che influenzano la scelta di una carta di carburante se ne potrebbe aggiungere un altro: la carta carburante può essere usata solo per il carburante.
Una carta carburante universale come Soldo consente quindi di semplificare la vita del trasfertista, o in generale di chi viaggia per lavoro: l’unica cosa che dovrai fare è cercare la stazione di rifornimento più economica e dimenticare la ricerca di un distributore di marca specifica. Un grande valore aggiunto soprattutto in un periodo storico in cui le crisi del prezzo del carburante costituiscono una voce di spesa imprevedibile!
Con una Soldo in tasca risparmierai tempo, denaro ed energie che prima venivano spesi per la ricerca del distributore, magari intasati in lunghe code.
Come ogni carta di credito o carta prepagata aziendale, anche la comune carta carburante porta con sé delle necessità di contabilizzazione. Chi lavora in amministrazione ben conosce le incomprensioni e imprecisioni che possono nascere quando si tratta di capire a quale giustificativo corrisponde una determinata spesa, oppure quando serve verificare che il dipendente abbia speso in modo oculato i soldi della compagnia.
Il rimborso chilometrico, ad esempio, può essere un’attività estremamente stressante, proprio per la sua natura analitica e la sua necessità di estrema precisione.
Inoltre, c’è il problema delle fatture elettroniche da recuperare, oppure dell’archiviazione a norma di legge, una volta effettuato il rifornimento.
Ma una Soldo è in grado di risolvere questi problemi in un modo molto semplice ed intuitivo: con il principio dell’integrazione.
Una carta carburante universale Soldo consente di visualizzare in tempo reale tutte le spese effettuate dai dipendenti, corredandole di dettagli sulla categoria merceologica della spesa e consentendo di porre dei limiti di budget alla fonte.
Inoltre, sempre dalla stessa interfaccia è possibile vedere lo storico dei pagamenti, ricevendo eventualmente le notifiche direttamente nell’app Soldo.
È evidente che Soldo non è solo una carta carburante.
Ma non è nemmeno “solo” una carta.
Soldo è piuttosto uno strumento completo di gestione delle spese aziendali, che fornisce in maniera integrata delle carte virtuali e fisiche per diverse necessità. Quindi, un’opzione ottimale per qualsiasi necessità di rifornimenti è la carta carburante universale multimarca e multi-utente.
E il sistema Soldo rende anche più facile e immediata la contabilizzazione, dato che dà manforte al tuo reparto amministrativo con diversi automatismi. È anche possibile ricevere la fattura elettronica del carburante direttamente nella propria casella di posta, dopo l’emissione da parte della propria stazione di servizio.
Insomma, una carta carburante completa, su tutta la linea.
Scopri come nello studio di Forrester Consulting.
Scarica il reportUna buona soluzione è scaricare un’app che consenta di vedere i distributori aperti nel proprio raggio chilometrico, scegliendo quindi il più economico e/o più vicino a sé. Questa ricerca non è possibile per un viaggio aziendale, a meno che non si abbia a disposizione una carta carburante universale e multimarca, come Soldo.
Un modo efficace per conoscere il prezzo della benzina in tempo reale è scaricare un’app che mette a confronto i diversi distributori di benzina. Normalmente queste app facilitano il reperimento di una stazione di servizio economica vicino al luogo in cui ti trovi, quindi indirettamente consentono di farsi un’idea del prezzo della benzina ogni giorno. Sono molto comode anche per chi si trova in viaggio per lavoro, soprattutto se dotato di una carta carburante universale multimarca, come Soldo.