L’evoluzione normativa per il contrasto all’evasione continua ad estendere l’applicazione del requisito del “pagamento con mezzi tracciabili”. Ma cosa si intende per “mezzi tracciabili di pagamento” e perché questa caratteristica è così importante?
Il concetto chiave è quello dell’eliminazione del contante in quanto modalità di pagamento anonima sostituendolo con un metodo di pagamento elettronico dove siano identificati sia chi paga un bene o un servizio sia chi riceve questo pagamento come corrispettivo.
Questa è una caratteristica dei pagamenti con bonifico bancario, dove è identificato l’intestatario del conto di origine sia quello del conto beneficiario, oppure dei pagamenti con carte di credito, di debito o prepagate dove da un lato è identificato l’intestatario della carta da chi la ha emessa e dall’altro è identificato il merchant che riceve il pagamento dalla banca che gli ha fornito il POS.
Questo è l’elenco completo dei mezzi di pagamento considerati tracciabili:
È ovvio che se è possibile tracciare con precisione ogni movimento di denaro allora è possibile incrociare questi pagamenti con il corrispondente trattamento della transazione nella contabilità, sia di chi acquista che di chi vende, e controllare che non ci siano anomalie che tipicamente mirano all’evasione delle tasse.
Per esempio, una volta era possibile dedurre le spese di carburante delle auto usate dalle aziende o dai liberi professionisti semplicemente contabilizzando delle schede carburante che altro non erano che pezzi di carta su cui veniva apposto il timbro dal benzinaio ogni volta che si faceva rifornimento. Ma, in realtà, chi li controllava? Nessuno, e quindi era facile, magari con l’aiuto di un benzinaio amico, farsi mettere qualche timbro in più e quindi dedurre più spese dall’imponibile.
Ma quando la legge di bilancio del 2018 (la Legge 27 dicembre 2017, n. 205) ha introdotto l’obbligo dei pagamenti tracciabili per poter dedurre le spese di carburante tutto questo è diventato impossibile perché il fisco si è messo nelle condizioni di poter controllare che effettivamente il costo portato in deduzione corrispondesse ad un reale trasferimento di soldi dall’impresa al fornitore.
Lo stesso sta succedendo ora con la legge di bilancio 2025 (disegno di legge di bilancio 2025, Atto Camera: 2112-bis) che è stata anche descritta in questo articolo sul nostro blog [qui si potrebbe mettere anche un link al blog post sulla legge di bilancio] che ha introdotto l’obbligo per le aziende di effettuare tutti i pagamenti delle spese di trasferta dei dipendenti con mezzi di pagamento tracciabili, pena la non deducibilità di queste spese ai fini IRPEF e IRAP.
Con questa norma diventerà quindi impossibile per il professionista o per l’impresa dedurre la spesa di un taxi per una corsa non fatta, fatta per un importo diverso da quanto scritto sul foglietto della ricevuta o magari fatta in un altro momento da una persona diversa dal dipendente. Allo stesso modo non sarà più possibile per un ristoratore fare una ricevuta per una somministrazione di cibo e poi “dimenticarsi” di contabilizzare il ricavato.
Oltre ad essere stata introdotta per combattere l’evasione la tracciabilità aiuterà anche le aziende perché renderà impossibile la richiesta di rimborso di ricevute e scontrini che magari non sono davvero stati pagati dal dipendente.
Certamente! E lo sono nel modo più semplice e diretto possibile perché le carte di pagamento Soldo trasferiscono il denaro direttamente da un conto intestato all’azienda (il conto di moneta elettronica di Soldo Financial Services) all’esercente dando all’azienda la possibilità di certificare automaticamente ogni singola transazione.
L’uso di una piattaforma integrata per la gestione delle spese ed il loro pagamento come quella di Soldo garantisce infatti sia la conformità agli obblighi di rendicontazione e contabilizzazione che a quelli di certificazione che le spese siano state pagate con mezzi tracciabili.
Le carte aziendali Soldo permettono infatti a tutti i dipendenti, o collaboratori, di effettuare pagamenti compatibili con le nuove norme mentre la app Soldo permette di catturare efficientemente le ricevute, sottoponendole alla conservazione sostitutiva (o conservazione digitale a norma) semplicemente fotografandole con lo smartphone, e di compilare i dati necessari alla redazione della nota spese in tempo reale.