Gli obiettivi aziendali non sono altro che dei traguardi che un’azienda intende raggiungere. Nel corso del tempo, questi possono essere cambiati o perfino stravolti, ma non possono mai mancare. Alcuni obiettivi sono generici e comuni a tutte le aziende. Altri, invece, sono influenzati da diversi fattori: settore di attività, dimensione, o strategia.
Tra i principali obiettivi di un’azienda, c’è sicuramente quello di massimizzare il profitto: ogni impresa, infatti, nasce con lo scopo di ottenere quanti più utili possibili in modo da poter reinvestire, crescere ed espandersi.
Prima ancora di pensare a massimizzare il profitto, però, è necessario che l’azienda sia costruita su basi solide che ne assicurino la sopravvivenza. A questo scopo primario è anteposta una serie di obiettivi intermedi, più specifici e meno generici.
Tra gli obiettivi secondari di un’azienda rientrano:
Nel contesto di pianificazione aziendale è necessario che questi obiettivi siano identificati in modo preciso, prefissando delle tempistiche chiare e degli strumenti per valutare l’esito del proprio lavoro. Se gli obiettivi da raggiungere sono complessi, una soluzione può essere quella di “scomporli” in modo da raggiungerli a piccoli passi. In questo modo sarà più facile misurare i progressi e avere un’idea più chiara sulle azioni da implementare.
Una strategia rinomata per inquadrare gli obiettivi della propria azienda è racchiusa nel modello formulato da Peter Drucker e conosciuto con l’acronimo S.M.A.R.T.
Secondo questo modello, ogni obiettivo dovrebbe avere cinque caratteristiche:
L’obiettivo deve essere chiaro e specifico. In mancanza di queste caratteristiche, il rischio è quello di vanificare i propri sforzi e non raggiungere il traguardo desiderato. Nel definire il tuo obiettivo, prova a rispondere a queste domande:
Con degli obiettivi specifici sarà molto più facile individuare le azioni da intraprendere lungo il percorso.
L’obiettivo deve essere misurabile attraverso parametri quantitativi prestabiliti, altrimenti non potrai sapere se hai fatto dei progressi o se è necessario correggere la rotta. Anche in questo caso, ci sono alcune domande a cui puoi rispondere:
L’obiettivo deve essere raggiungibile. Un obiettivo comporta il dispendio di tempo, di energie e di denaro. Fissare degli obiettivi irraggiungibili finirà per avere un effetto negativo sulla motivazione del tuo team. Delinea degli obiettivi ambiziosi, ma tieni conto delle risorse a tua disposizione per raggiungerli. Prova a chiederti:
È importante porsi degli obiettivi realistici e pertinenti. È inutile volare con l’immaginazione e prefissarsi obiettivi al di là delle reali possibilità aziendali. Meglio puntare su obiettivi concreti, facendo piccoli passi alla volta. Individuare degli obiettivi a lungo termine è essenziale, ma lo è altrettanto rivedere occasionalmente i criteri e modificare le tattiche di breve termine. È esattamente questo che renderà più facile raggiungere la meta prefissata.
È necessario prefissare delle tempistiche entro cui l’obiettivo deve essere raggiunto. E questo non solo per motivare maggiormente i tuoi collaboratori, ma anche per evitare che non vengano intraprese delle azioni concrete per il suo raggiungimento. Impedisci alle incombenze quotidiane di avere la meglio sui traguardi prefissati e chiediti:
La crescita è indubbiamente un obiettivo cardine di molte aziende; le alternative sono la stagnazione oppure il ridimensionamento. Fanno eccezione alcune tipologie di imprese, chiamate imprese lifestyle, come quelle di tipo familiare, per le quali crescere non è necessariamente l’obiettivo numero uno. La crescita non coincide necessariamente con l’aumento degli spazi fisici in cui è situata l’azienda, né con quello dei dipendenti. È più facile, infatti, che la crescita venga identificata nell’aumento di fatturato.
Un obiettivo importante per le aziende è il rispetto della mission aziendale. La capacità di creare una cultura di successo e volta al miglioramento dell’azienda, di chi lavora per essa, della comunità che la circonda e dell’ambiente in cui si trova.
Un altro obiettivo, parzialmente legato a quello precedente, è la fidelizzazione dei dipendenti. Un’azienda, che per qualsiasi motivo vede un continuo ricambio dei dipendenti, dovrà spendere molti soldi per la formazione delle nuove reclute e avrà difficoltà nel costruire relazioni durature, anche con i propri clienti. Oltre a ciò, il fatto che i dipendenti lascino appena possibile l’azienda indica la presenza di un problema più profondo e probabilmente relativo alla cultura aziendale. Se questo non viene immediatamente individuato e risolto, può portare a termine l’attività dell’azienda.
Gli obiettivi dei business sono estremamente vari, ma ciò che conta davvero è la capacità di resilienza di un’azienda e di chi la conduce. L’abilità di adattarsi ai cambiamenti, rispondere positivamente alle difficoltà e non fermarsi davanti ad esse è ciò che rende oggi le aziende altamente competitive.
A prescindere dall’attività svolta, ogni azienda dovrebbe implementare un sistema di pianificazione e controllo della propria gestione al fine di raggiungere i propri obiettivi.
L’adozione di strumenti tecnologici per il controllo delle spese è indissolubilmente legata al buon andamento dell’azienda. L’automazione nell’ambito della gestione spese permette di individuare i costi nascosti, scongiura il rischio di sforare il budget ed evita perdite di fatturato.
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