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Legge di Bilancio 2025 – Le novità in arrivo sulla gestione delle spese di trasferta aziendale 

23 Dicembre 2024  |  6 Minuti di lettura

La legge di bilancio 2025, la cosiddetta Finanziaria che sta percorrendo l’iter approvativo in questi giorni, ha introdotto dei cambiamenti significativi sulla gestione delle spese di trasferta aziendale introducendo il requisito che queste siano state effettuate con mezzi di pagamento tracciabili per poter essere deducibili. 

Con la trasmissione al Parlamento del disegno di legge di bilancio 2025 lo scorso 23 ottobre si è avviato alla Camera dei deputati l’iter di approvazione. Entro venerdì 20 dicembre dovrebbe essere approvata dalla Camera per arrivare poi al Senato per approvazione definitiva entro il 31 dicembre. 

Le novità più rilevanti sono contenute Capo III, titolato “Misure in materia di lotta all’evasione”, all’Articolo 10, titolato “Misure in materia di tracciabilità delle spese”. Questo articolo apporta una serie di modifiche al testo unico delle imposte sui redditi (TUIR di cui al D.P.R. n. 917 del 1986) : 

  • Le spese di trasferta sono quelle per vitto, alloggio, viaggio e trasporto effettuati mediante servizio di taxi e NCC sia se sostenute da dipendenti e collaboratori in occasione di trasferte, sia se contabilizzate come spese di rappresentanza 
  • I metodi di pagamento tracciabili sono bonifico bancario o postale, carte di debito, di credito e prepagate (oltre che assegni bancari e circolari, chi li usa più al giorno d’oggi?). 
  • I rimborsi delle spese di trasferta non concorrono a formare il reddito da lavoro dipendente (e quindi sottoposto a tassazione) a condizione che le spese siano state pagate con metodi tracciabili. 
  • Lo stesso vale rispetto ai collaboratori esterni all’azienda per i quali le spese di trasferta che sono addebitate analiticamente al committente (anche detto piè di lista) non concorrono a formare il reddito da lavoro autonomo (e quindi sottoposto a tassazione).  
  • Per l’azienda i rimborsi analitici relativi alle spese per le trasferte dei dipendenti o dei collaboratori sono deducibili se i pagamenti delle spese sono stati eseguiti con metodi tracciabili.  
  • E anche le spese sostenute direttamente dall’azienda per le trasferte dei dipendenti o dei lavoratori autonomi, sono deducibili se sono state effettuate con metodi di pagamento tracciabili. 

L’intento del legislatore è chiaro ed è quello di combattere l’evasione su ambedue i versanti. 

  • Dal lato dell’offerta, i soggetti che erogano i servizi, in presenza di pagamenti non tracciabili possono sottodichiarare i ricavi, contribuendo quindi all’evasione. 
  • Dal lato della domanda, le imprese possono registrare in contabilità e dedurre dalla base imponibile anche costi non effettivamente sostenuti in quanto non è previsto alcun requisito circa la tracciabilità del pagamento. 
  • Il requisito, ai fini della deduzione fiscale, della tracciabilità dei pagamenti, introduce un conflitto di interessi tra chi offre i servizi (che ha interesse a percepire i corrispettivi in contanti al fine di sottodichiarare i ricavi) e le imprese acquirenti (che hanno interesse ad effettuare pagamenti elettronici per poter dedurre i costi sostenuti). Questo contrasto è suscettibile di contrastare i fenomeni evasivi dal lato dell’offerta facendo emergere la base imponibile non dichiarata per la quota in relazione alla quale i pagamenti passano da contanti a elettronici mentre il requisito della tracciabilità dei pagamenti, dal lato della domanda, consentirà alle imprese di dedurre solo le spese effettivamente sostenute. 

La Relazione tecnica sull’articolo 10, commi 1-3, stima, per quanto riguarda l’orizzonte temporale del disegno di legge di bilancio, un recupero di gettito evaso pari a 432 milioni di euro nel 2026 e 244 nel 2027 

Il disegno di legge stabilisce l’applicazione di queste nuove norme, sia ai fini dell’IRPEF, sia dell’IRAP, a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2024 e quindi a partire da gennaio 2025. 

L’uso di una piattaforma integrata per la gestione delle spese ed il loro pagamento come quella di Soldo garantisce sia la conformità agli obblighi di rendicontazione e contabilizzazione che a quelli di certificazione che le spese siano state pagate con mezzi tracciabili. 

Le carte aziendali Soldo permettono infatti a tutti i dipendenti, o collaboratori, di effettuare pagamenti compatibili con le nuove norme direttamente a valere sui fondi aziendali mentre la app Soldo permette di catturare efficientemente le ricevute sottoponendole alla conservazione sostitutiva (o conservazione digitale a norma), semplicemente fotografandole con lo smartphone, e di compilare i dati necessari alla redazione della nota spese in tempo reale. 

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