L’analisi degli indicatori dell’indice ha rilevato che, nel complesso, in tutti e sei i fattori, il tasso di variazione è aumentato notevolmente dal 2019: 183% negli ultimi quattro anni e 33% solo nell’ultimo anno.
Fonte: Accenture, Gennaio 2024
Nulla è immutabile, ma guardandomi intorno, non posso fare a meno di notare che tutti noi dobbiamo cambiare e adattarci a nuove circostanze aziendali più velocemente e più spesso di prima.
Per alcuni di noi, questa ondata inarrestabile di cambiamenti ha significato acquisire nuove competenze, mentre per altri ha significato sviluppare nuovi superpoteri a supporto dell’azienda.
Il reparto Marketing è sempre stato vicino all’Ufficio Acquisti. Non potremmo fare il nostro lavoro senza di loro, e abbiamo un rapporto in qualche modo simbiotico. Ci rivolgiamo a loro con infinite richieste dell’ultimo minuto, con elenchi di nuovi fornitori con cui avere a che fare e nuovi servizi da reperire, e devono trovare il modo di supportarci e far fronte al carico amministrativo che ne deriva.
Il Procurement è una funzione per la quale il cambiamento è una costante e la flessibilità può essere considerata a tutti gli effetti un superpotere.
Chi si occupa di acquisti e ha sviluppato questa nuova memoria muscolare non solo sopravvive: prospera. Ecco perché.
Ho iniziato la mia carriera nel settore dei beni di largo consumo (Fast Moving Consumer Goods) negli anni ’90 e all’epoca il lavoro dell’Ufficio Acquisti consisteva nel ridurre i costi, negoziare i contratti e garantire l’efficienza della supply chain. Queste competenze sono ancora importanti, ma non sono più sufficienti.
Il mondo è cambiato.
La globalizzazione, le scoperte tecnologiche e supply chain sempre più complesse hanno portato nuove sfide che richiedono un diverso tipo di potere: la flessibilità.
Le recenti crisi globali, dalle pandemie ai conflitti, hanno sottolineato l’importanza di questo superpotere.
Questi eventi improvvisi possono avere un forte impatto sulle supply chain, puntando i riflettori su questi colleghi che devono adattarsi rapidamente, anticipare le sfide e mantenere la continuità operativa.
Una rapida ricerca su Google dà una definizione di flessibilità. È la capacità di piegarsi senza spezzarsi, di evolvere di fronte al cambiamento e di trasformare gli ostacoli in nuove opportunità. Nel Procurement, questo superpotere consiste nel stare al passo con i tempi, gestire i rischi e cogliere nuove possibilità.
Come ogni superpotere, anche la flessibilità può essere coltivata e migliorata: questo è qualcosa di cui personalmente parlo continuamente con il mio team. Ecco alcuni miei consigli, che penso possano essere facilmente applicati ai team di Procurement per aiutarli ad affinare questa competenza critica.
È tutto bellissimo, ma “come faccio a trovare il tempo per fare tutto questo se fatico a star dietro alle attività di routine?”, starai pensando.
Bene, inizia affrontando il lavoro amministrativo in modo da avere il tempo da dedicare al pensiero strategico. Ne ho già parlato, ma non accettare ciò che è scomodo solo perché “si è è sempre fatto così”. Se ci sono attività ripetitive e banali che richiedono molto tempo ai tuoi team, posso quasi garantire che ci sarà una soluzione tecnologica corrispondente per aiutarti. Noi di Soldo siamo specializzati proprio in questo, e i nostri clienti sono la testimonianza di quanto tempo si possa risparmiare con strumenti davvero semplici.
Lo studio Total Economic Impact™ di Soldo del 2023 ha rilevato che Soldo ha assicurato un ROI del 358% in un periodo di 3 anni.
Inizia in piccolo e implementa strumenti che possono essere adottati con il minimo attrito: i risultati immediati ti sproneranno.
In un mondo in cui il cambiamento è inevitabile, la flessibilità è il vero superpotere del Procurement. È la forza che consente di affrontare gli imprevisti, abbracciare l’innovazione e puntare al successo di fronte all’incertezza.
Chiunque padroneggi il superpotere della flessibilità, sarà in prima linea a dare forma al futuro del Procurement.
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Scritto da Isabelle Duarté
Isabelle Duarté è CMO in Soldo.
Dirige la strategia per promuovere l’awareness e la demand generation dell’azienda.
Con un background multilingue e multiculturale, Isabelle ha oltre vent’anni di esperienza nella creazione e nell’esecuzione di strategie di marketing per aziende software globali come Okta, Symantec, BlueCoat e VMware.
Isabelle parla correntemente cinque lingue e la sua ossessione per la tecnologia si incrocia con il suo amore per le macchine fotografiche Leica e la morbidezza dei suoi amati Airedale Terrier.